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Escursioni a Roma: la Caffarella e l’Appia Antica

La Caffarella e l’Appia Antica: un’escursione nella storia di Roma

Escursioni a Roma: la Caffarella e l’Appia Antica – L’Appia Antica è uno spazio importante per romani e turisti, da usare però con attenzione. Solo la chiusura domenicale alle auto permette di andare a piedi da Porta San Sebastiano a Cecilia Metella. In primavera, quando il traffico diretto ai ristoranti è intenso, il disturbo a chi va a piedi o in bicicletta è notevole. Nei giorni feriali conviene partire a piedi dal basolato di Capo di Bove. Prima, però, è bene verificare se l’accesso alla Villa dei Quintili è possibile anche dall’Appia Antica, e non solo dalla strada moderna.
L’itinerario escursionistico proposto, che per la sua durata complessiva è adatto ad atleti agonisti e praticanti attività ludico motoria allenati, presenta le seguenti caratteristiche:

  • Quota Minima/Massima: da 18 a 91 metri
  • Dislivello In Salita/In Discesa: 120 metri
  • Tempo Complessivo: da 3.30 a 4 ore
  • Difficoltà: turistica (T)
  • Segnaletica: Nessuna segnaletica
  • Periodo Consigliato: tutto l’anno, l’estate non nelle ore più calde
  • Carte Consigliate: carta Multigraphic 1:25:000 Roma e dintorni; nuova IGM 1:25.000 III Roma Sud Est
  • Formato GPS: UTM-WGS84-33T

La sede del Parco Regionale dell’Appia Antica (14 metri, E292732-N4638187) si raggiunge dal centro per le vie Appia Nuova, Appia Pignatelli e Ardeatina, con i bus 218, 660 e 765 o con l’Archeobus da Piazza San Marco. Nei giorni festivi si può arrivare a piedi dalle Terme di Caracalla per Via di Porta San Sebastiano.
A piedi si raggiunge il bivio tra l’Ardeatina e l’appia Antica, di fronte all’ingresso delle Catacombe di San Callisto e alla chiesa del “Domine Quo Vadis?”. Si va a sinistra sull’Appia Antica e, subito dopo, ancora sinistra per via della Caffarella. Alla fine dell’asfalto si passa davanti al Tempio del Dio Redicolo, si oltrepassa un cancello e ci si affaccia sulla valle della Caffarella, chiusa dal quartiere Appio Latino.
Dopo una discesa ci si tiene a sinistra a un bivio, si supera un ponte sull’Almone e si raggiunge il Casale della Vacchereccia (21 metri, E294252-N4637603, 0.30 ore), che conserva la merlatura medievale e ospita pecore e pastori. Tornati al bivio si svolta a sinistra, e si segue la strada, affiancata da un ruscello, che porta al Tempio della Ninfa Egeria.
Si continua in piano, ci si tiene a destra a un bivio, e si sale verso un colle, dove sono alcuni lecci dell’antico Bosco Sacro. Di fronte è la chiesa di Sant’Urbano. Per limitare il tratto sull’asfalto conviene uscire al cancello più a sinistra, che si raggiunge passando accanto a un rudere. Sbucati su Via Appia Pignatelli, la si percorre verso sinistra fino a un quadrivio con semaforo, dove si devia a destra per via di Cecilia Metella, che riporta all’Appia Antica presso la celebre Tomba (54 metri, E294184-N4636321, 0.54 ore) e la chiesa di San Nicola.
Si riparte sulla strada antica, sul dosso di Capo di Bove, dove lo sguardo spazia verso i Castelli e si ammira un bel tratto di basolato romano. Costeggiata una zona militare ci passa accanto alla Tomba di Seneca, alla cosiddetta tomba di Sant’Urbano, al sepolcro dei Licini, a quello di Ilario Fusco con cinque busti in rilievo e a quello dei Rabirii con tre figure di defunti. Poco oltre è l’incrocio con Via Erode Attico e Via di Tor Carbone (76 metri, E295764-N4634316, 0.45 ore), dove si può deviare a sinistra verso l’appia Nuova.
Si continua su un tratto lastricato, in ambiente più solitario, fino alla Villa dei Quintili, la “Roma Vecchia” dei viaggiatori del passato, accessibile saltuariamente dall’Appia Antica (l’ingresso principale è sull’Appia Nuova). Qualche minuto più avanti è l’imponente Casal Rotondo (91 metri, E296971-N4632790, 0.45 ore), il mausoleo più grande della zona, che deve il nome alla presenza di un piccolo casale sulla sommità. Si può tornare indietro per la stessa via (0.45 ore fino alla Tomba di Cecilia Metella), o piegare a sinistra per via di Casal Rotondo, raggiungere la Via Appia Nuova (0.15 ore) e dirigersi verso il centro in bus.
(da “I 50 sentieri più belli del Lazio” – S. Ardito – Iter Edizioni – 2013)
Itinerario Caffarella e Appia Antica